PROTOCOLLATE LE FIRME PER IL RETTORE ZARA: ATTENDIAMO RISPOSTA

Oggi abbiamo consegnato al rettore le 20000 firme raccolte con la petizione che abbiamo lanciato la scorsa settimana, con la quale abbiamo chiesto al rettore Vincenzo Zara e all’intera comunità accademica di prendere una posizione sulla questione Tap.
L’obiettivo dell’Università è di rendere centrale il ruolo della conoscenza nella società dal punto di vista sociale, politico ed economico. Il sapere, la ricerca e l’innovazione devono essere il carburante dei processi di sviluppo del territorio non solo in termini aziendali ma in termini di relazioni con la popolazione e con l’ambiente.
La “terza missione” dell’università è proprio quella di porsi come interlocutore della società, alimentando costantemente l’esigenza di fare ricerca per il benessere comune e incrociando questioni etico-sociali. Sono fondamentali la comunicazione diffusa e il coinvolgimento tramite discussioni democratiche e collettive. Solo così i cittadini saranno consapevolmente capaci di partecipare a una procedura decisionale inclusiva, anche in settori legati alla scienza e alla tecnologia.
È per questo che riteniamo Tap l’ennesima imposizione dall’alto ed è necessario che l’Università sostenga la popolazione locale nella rivendicazione del diritto di decidere per la propria terra e la propria vita.
Ci chiediamo come l’Università del Salento non prenda posizione e non si esprima su fatti rilevanti come questi, come possa rimanere in silenzio e porsi come estranea al territorio in cui è nata.
Per questo, abbiamo lanciato una petizione rivolta al Magnifico Rettore Vincenzo Zara e all’intera comunità accademica dell’Università del Salento. Chiediamo di sostenere insieme a noi la battaglia contro la Tap e di prendere fermamente una posizione riguardo a questo progetto di deturpazione del territorio e figlio di un modello di produzione energetica obsoleto e rischioso per l’ambiente e per gli abitanti della zona.
Ci auspichiamo che la risposta che tutti noi attendiamo non tardi ad arrivare e che sia chiara e netta. Vogliamo una risposta perché l’Università ha il dovere di divulgare conoscenza tra i cittadini affinché sia uno strumento per incidere nei processi decisionali.